Sul palco del Teatro Argentina di Roma, dal 9 al 12 marzo, Romeo Castellucci – Leone d’Oro alla Biennale di Venezia e Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica francese – porta in scena ‘Bros’, un’allegoria potente sulla violenza e sull’alienazione di un pensiero critico, con ‘attori’ non professionisti ignari del proprio ruolo ma che... Continue Reading →
#Teatro: Eyes Wine Shot, lo spettacolo ‘di-vino’
“Eyes Wine Shot”, è questo il curioso e accattivante titolo, intraducibile (“occhi ai ‘cicchetti’ di vino”?) - che gioca sull’assonanza al titolo del film di Stanley Kubrick del 1999, “Eyes Wide Shut”, quest’ultimo un ossimoro il cui significato potrebbe essere: “Occhi spalancati chiusi”, a sua volta ispirato al romanzo “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler – dello spettacolo che Giuseppe... Continue Reading →
Federica Di Martino sulle ali della gravità con Gabriele Lavia
Federica Di Martino, classe ’73, è in scena in questi giorni e fino al prossimo 14 novembre al Teatro Quirino di Roma, insieme a suo marito, Gabriele Lavia, che ne cura anche la regia – con “Le leggi della gravità”, ispirato all’omonimo romanzo di Jean Teulé. Cosa vi ha orientato nella scelta di questo testo? ... Continue Reading →
#Teatro: ‘Libra’, uno spettacolo che riflette sul delicato tema dell’inquinamento del cielo
Il Cielo come ultima frontiera inviolata: il nuovo west che l’uomo cerca di colonizzare “a suon di satelliti”. E’ questo il tema cruciale su cui poggia le basi ‘Libra. Una storia futura’, uno spettacolo con attori e ologrammi che debutterà, dall’8 al 12 settembre prossimo, dapprima nella splendida cornice del Castello Miramare di Trieste e... Continue Reading →
Roma torna Capitale della magia con Supermagic 2018
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2018/01/24/a-roma-appuntamento-con-la-magia-supermagic-2018/ Roma torna ad essere la Capitale della magiagrazie all’attesissimo ritorno di Supermagic, il Festival internazionale di magia quest’anno allaquindicesima edizione. Miraggi il titolo dello spettacolo 2018, che da domani calcherà il palco del Teatro Olimpico, in scena fino al prossimo 4 febbraio. Prendete otto tra i migliori prestigiatori del mondo, una sapiente regia, una conduzione divertente e sorprendente… il risultato sono... Continue Reading →
Lavia riporta in scena l’incertezza de “Il Padre” di Strindberg
https://www.articolo21.org/2018/01/lavia-riporta-in-scena-lincertezza-de-il-padre-di-strindberg/ Una storia in apparenza banale, eppure tragica. La storia di un tradimento coniugale, dove la posta in gioco sembra però essere molto più alta. Gabriele Lavia a 75 anni, per la terza volta fa rivivere sul palco Il Padre di August Strindberg. Una tragedia, una tragedia dell’essere che conduce alla follia. Un dramma che finisce per... Continue Reading →
Il giorno di un Dio: ripensare Lutero 500 anni dopo
di Elena D’Alessandri 1517: Martin Lutero affigge 95 tesi sulle indulgenze e, più in generale, sull’opera della Chiesa dell’epoca, sulla porta della Chiesa di Wittenberg. Con questo gesto prese vita la riforma protestante, un movimento religioso con risvolti politici di tipo rivoluzionario. Dopo l’affissione delle tesi Lutero venne infatti convocato a Roma per dimostrare la... Continue Reading →
Quel “Mozart” di Cederna un po’ genio e un po’ giullare
su Il Giornale Off de il 17.01.18 Sono passati trent’anni da quando Giuseppe Cederna faceva l’artista di strada, il clown a piazza Navona e Campo de’ Fiori. Trent’anni da quel provino per il ruolo di Amadeus, trent’anni dalla telefonata del severo Umberto Orsini nel ruolo di Antonio Salieri che gli annunciava che era stato preso per fare Amadeus con la... Continue Reading →
“Cous cous klan”, tragicommedia di un nuovo mondo possibile e distopico
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2018/01/15/cous-cous-klan-tragicommedia-di-un-nuovo-mondo-possibile-e-distopico/ Un parcheggio abbandonato. Due roulotte fatiscenti e una macchina divelta e semi bruciata. In questo scenario post atomico abitano quattro strani figuri: tre fratelli e un arabo. Una roulotte è occupata dai tre: un ex prete nichilista e depresso, Caio, il sordomuto, razzista, Achille e la loro sorella Olga, orba ed obesa, desiderosa di... Continue Reading →
Se Goldoni avesse ambientato “La Locandiera” negli anni ’50
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/12/27/se-goldoni-avesse-ambientato-la-locandiera-negli-anni-50/ Immaginate una palafitta sul fiume, ora nave ora locanda e curiosi personaggi insigniti di illustri titoli che si contendono la padrona della locanda, una giovane donna dalle grandi abilità manageriali, rimasta a capo dell’”impresa di famiglia” dopo la morte del padre. Sono gli anni Cinquanta e la locanda “Vecchio Po” – sul delta del fiume... Continue Reading →