pubblicato su Mentelocale
Una passeggiata immersiva nel verde, alla scoperta delle ville romane e rinascimentali a due passi da Roma? La risposta è Tivoli, un’amena cittadina situata a 34 km da Roma e facilmente raggiungibile via autostrada, direzione est. Tivoli è sede di un patrimonio artistico, storico e ambientale unico e di grandissimo valore.
Questo luogo, così vicino a Roma, e così antico – il primo insediamento sembra risalire al 1.200 a. C. – è una meta di sicuro interesse per una gita fuori dai soliti schemi.
Ad accogliervi a Tivoli, su di un’altura, un tempietto a pianta circolare, il Tempio della tosse, risalente al II secolo a.C., dalle incerte origini – un tempio dedicato al Sole? A Venere? Un sepolcro? Chissà, ma non importa –, che vi farà immergere in un mondo incantato, fatto di storia, di arte, ma anche di contemporaneità grazie ai giardini in stile italiano che fanno da cornice a un luogo quasi magico, che vi offrirà un tuffo nella storia all’ombra di abeti, faggi e querce.
Villa D’Este, patrimonio Unesco e probabilmente una delle ville più famose del centro Italia, fu voluta dal cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia e del duca Alfonso I d’Este, a metà del 1500. Villa D’Este, ma soprattutto il giardino adagiato su di un pendio, vennero progettati dall’architetto Pirro Ligorio, che fu in grado di realizzare uno dei giardini all’italiana più belli al mondo, costellati di centinaia di fontane e ninfei che, utilizzando le acque del vicino fiume Aniene, formano giochi d’acqua impensabili per l’epoca. Fiore all’occhiello la fontana dell’Organo che, grazie alla pressione dell’acqua nelle sue canne, riesce a creare delle vere melodie.
Un altro vero e proprio gioiello della zona è Villa Adriana, anch’essa dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, che prende il nome dall’Imperatore che ne volle la sua edificazione per fare di essa la sua residenza a partire dal 117 d.C.
Villa Adriana, di notevole estensione – ben 120 ettari – si compone di diversi edifici tra loro collegati, ciascuno con una specifica funzione: il ninfeo stadio, le piccole terme, l’edificio con peschiera… Nella sua villa l’Imperatore Adriano volle inoltre riprodurre luoghi e monumenti che lo avevano affascinato durante i suoi numerosi viaggi. Alcune aree di Villa Adriana restano ben conservate e passeggiare tra i ruderi di terme, palestre, teatri e addirittura una piccola isoletta – luogo prediletto dall’Imperatore – fanno rivivere i fasti dell’antichità. La visita guidata a Villa Adriana, se preferite, vi aiuterà a fare un ulteriore passo indietro nella storia, apprezzandola al meglio.
Meno nota, ma non meno interessante, è Villa Gregoriana, rimasta chiusa per molti anni e riaperta di recente grazie all’intervento del Fai – Fondo Ambiente Italiano. Villa Gregoriana è il luogo ideale per gli amanti della natura, che si fonde sapientemente con la storia e l’archeologia, facendone una meta irrinunciabile. La villa fu voluta da papa Gregorio XVI nella prima metà del 1800. Il Pontefice promosse una grandiosa opera di ingegneria idraulica per contenere le frequenti esondazioni dell’Aniene, incanalando le sue acque in un doppio traforo scavato nel monte Catillo e ingrossandole poi artificialmente, dando così vita ai 120 metri di salto della nuova Cascata Grande, seconda in Italia dopo le Marmore. Compiuta l’opera, il Papa creò il parco, che porta il suo nome e che si presenta oggi come un bosco caratterizzato da salite, discese, ruscelli, grotte e viottoli immersi in una vegetazione lussureggiante e costellati di antichi ruderi di epoca romana, oltre che da panchine dove riprendere fiato con lo sguardo rivolto a uno spettacolo più unico che raro, culminante nelle famose cascate di Tivoli.
Rispondi