Dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto al Sundance Festival, la brillante commedia surreale firmata da Max Barbakow, “Palm Spring. Vivi come se non ci fosse un domani” sbarca alla Festa del Cinema di Roma nella selezione ufficiale “Tutti ne parlano” prima di approdare nelle sale italiane da giovedì 22 ottobre con I Wonder Pictures.
La mattina del 9 novembre Nyles si sveglia in un resort al fianco della sua fidanzata Misty, con la prospettiva di trascorrere la giornata nel deserto californiano di Palm Spring per la celebrazione del matrimonio di Tala e Abe, amici di Misty. Durante il ricevimento Nyles, con un’insolita mise – costume e camicia hawaiana – si lancia in un discorso sull’amore salvando di fatto dall’incombenza la sorella della sposa, Sarah. Complici della scoperta del tradimento di Misty, Nyles e Sarah, attratti l’uno dall’altra, scappano insieme verso il deserto, ma il loro momento romantico viene guastato da una svolta inaspettata. Entrati entrambi in una grotta misteriosa che produce un bagliore nella notte, vengono risucchiati in un vortice temporale che li costringe a rivivere ogni giorno la stessa giornata, senza soluzione di continuità. Dapprima sorpresa, quindi arrabbiata, alla fine rassegnata, Sarah si abbandona al loop ripetitivo privo di responsabilità e di senso, guidata da Nyles, convinto nichilista. E’ così che i due si danno ad avventure davvero surreali, da bagni in piscina a morti roboanti, certi di risvegliarsi, come sempre, il 9 novembre tra i preparativi della cerimonia. Che sia un’alterazione temporale la vera strada per la felicità, sembra domandare Palm Spring? Eppure anche l’apparente felicità di Nyles e Sarah sembra scemare di fronte ad un percorso privo di futuro. Perché in fondo ciascuno ha bisogno di un domani imprevedibile, inatteso, certamente diverso dall’oggi.
Forte dell’interpretazione spumeggiante di Andy Samberg – talento del Saturday Night Live – e di Cristin Milioti e di una sceneggiatura sorprendente firmata da Andy Siara, “Palm Springs” riesce ad aggiornate il meccanismo narrativo bizzarro del time loop già ampiamente esplorato nella storia del cinema risultando divertente, delirante e davvero godibile.
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