“Diamo l’assalto al cielo”, e chi più dell’edera che scala i muri cercando l’alto, più delle radici che premono sotto l’asfalto per salire al chiaro?
In libreria dallo scorso 28 maggio con Aboca Edizioni, nella collana ‘Il bosco degli scrittori’, “Erba Matta” della scrittrice pluripremiata Laura Bosio (172pp, 15 Euro).
Un romanzo intenso – a metà strada tra narrazione e memoir – dalla scrittura fluida e accattivante. Un’opera particolare in cui la storia di una generazione s’intreccia a quella delle erbacce che danno senso e forma ad un periodo di profondi cambiamenti. E’ la stessa protagonista – che incontriamo all’inizio del quarto ginnasio, mentre ‘fuori è tutto sottosopra’ – un’erba matta, una che non vuole stare ‘nelle aiuole’. Gli anni del cambiamento a cavallo tra gli anni ’50 e i ’60, quelli della beat generation e della militanza si accompagnano ai disegni di piante e erbe, fatti rigorosamente con la matita dalla punta morbida, in bianco e nero. Il racconto di Laura Bosio è il racconto di un’epoca di profondi cambiamenti in cui l’autrice ci accompagna attraverso la narrazione degli anni di formazione della protagonista. Una ragazza come tante in quell’epoca, che ama leggere, studiare, organizzare scioperi, che ha un ragazzo Gèrard, che ogni tanto la tedia con le sue elucubrazioni sul capitalismo, l’amico Vispo, con il quale condivide la passione per il cinema, e Alessio, un cattolico militante con il quale condivide lunghe passeggiate, mano nella mano, assorta ad ascoltarlo, quasi in contemplazione.
Nel suo essere ribelle, è affascinata dalle erbacce, quelle che come lei non si piegano, quelle che non rimangono ‘nel seminato’, quelle che crescono facendosi largo tra il cemento e i mattoni, spavaldamente anticonformiste: un’esplosione di vita disordinata che scava e vince, con la propria prepotenza senza piegarsi al volere degli uomini.
Rispondi