pubblicato su Mentelocale
Apre al pubblico domani, sabato 23 novembre, Pari, la nuova area del Museo Explora che offre a bambini, famiglie e scuole l’opportunità di riflettere sul tema delle pari opportunità attraverso 11 allestimenti interattivi e attività didattiche ispirati al learning by doing (tradotto letteralmente dall’inglese, imparare facendo), focalizzati su tre macro aree: stereotipi, diritti e doveri, uguaglianzae unicità.
Nella società odierna le nuove generazioni sono costrette ad affrontare continue sfide. È quindi sempre più importante capire e saper distinguere tra stereotipi di genere e reali differenze, opportunità e unicità, per raggiungere una piena e condivisa consapevolezza della parità di genere. Se è vero che molto è stato fatto negli ultimi anni, è altresì vero che il percorso per una piena uguaglianza rimane ancora lungo.
Sensibilizzare alle pari opportunità significa portare le future generazioni verso una società inclusiva, che non precluda nessuna possibilità di crescita, di scelta e di capacità decisionale.
Durante la conferenza stampa di presentazione del percorso, lo scorso 21 novembre, il tema è stato discusso da relatori d’eccellenza, molti dei quali partner del progetto. Il percorso di gioco è stato infatti realizzato grazie al supporto di Regione Lazio, in collaborazione con ENI S.p.A, Nestlé Italiana S.p.A., FEDUF Fondazione per l’Educazione Finanziaria e il Risparmio, Global Thinking Foundation e la supervisione scientifica delle Università Cattolica di Milano, de La Sapienza di Roma e Unitelma Sapienza.
«Ad Explora pensiamo da sempre a percorsi di gioco e attività rivolte a stimolare i bambini senza distinzioni. Grazie a Pari, Explora sottolinea l’esigenza di parlare ai piccoli per far riflettere anche gli adulti» sostiene Patrizia Tomasich, Presidente del Museo dei Bambini.
«Non dovrebbe essere difficile spiegare ai bambini le pari opportunità. I bambini, nel percorso di crescita vengono condizionati dal bullismo, e da varie forme di violenza tra cui quella di genere. Credo che una iniziativa come Pariabbia in questo momento storico un valore formativo importante» riflette Francesco Rutelli, Sindaco di Roma all’epoca della nascita di Explora, nel 1994. Rutelli ricorda anche l’importanza dei viaggi della memoria nei campi di concentramento nazisti, inaugurati con la sua Consiliatura, come momento importante di formazione e aggregazione per superare ogni forma di violenza.
Michel Martone, docente universitario e avvocato, nel portare la sua personale esperienza di padre di un bambino che frequenta Explora, insiste sull’importanza di superare certi modelli genitoriali, ancora radicati nella società italiana, che vedono la donna come l’unico genitore a cui è affidata la cura dei figli. Bisogna iniziare a parlare di bi-genitorialità, offrendo anche al papà gli stessi diritti propri delle mamme, come il congedo per la cura dei figli, che dovrebbe essere portato almeno a 15 giorni l’anno.
Linda Laura Sabatini, dirigente di ricerca Istat e una delle massime esperte di statistiche di genere, ricorda come numerosi studi abbiano accertato che nelle prime fasce d’età si riscontra una differenza di apprendimento nel rapporto con le nuove tecnologie a vantaggio dei maschi. Questo è dovuto in buona parte al fatto che i produttori di videogiochi prestano una maggiore attenzione al pubblico maschile.
Questo rapporto tuttavia si inverte a partire dai 13-14 anni. «Questi modelli culturali creano una discriminazione tecnologica, condizionando lo sviluppo futuro delle bambine. Questo tipo di stereotipi iniziano a manifestarsi sin dalla più tenera età. Proprio per combattere questa fenomenologia è cruciale creare percorsi che vadano nella direzione di una parità di genere» prosegue Sabatini.
Giovanna Boggio Robutti, direttore FEduF, riporta che «molte ricerche evidenziano come sin da piccoli maschi e femmine vengano trattati in modo diverso se si parla di denaro, spesso concedendo una paghetta più alta ai bambini. La FEduF, con il suo sostegno a Pari vuole lanciare un messaggio alle bambine perché non crescano suddite ma padrone della loro vita, anche economica».
Arcangela Galluzzo, dirigente dell’area Pari Opportunità della Regione Lazio, esalta invece l’importanza della cultura come luogo per le pari opportunità, ricordando inoltre che lunedì 25 novembre ricorre la giornata internazionale sulla violenza sulle donne.
Claudia Segre, Presidente della Global Thinking Foundation, attenta all’alfabetizzazione finanziaria delle famiglie e alla protezione di genere, sottolinea invece che «i ragazzi nascono consapevoli dell’uguaglianza di genere, ma spesso è il percorso successivo che porta a modificare questi convincimenti».
Non ci sono differenze di genere, ma stereotipi e discriminazioni indotti dalla società; questi percorsi museali sono stati realizzati con l’intento di superare le prevaricazioni, le prepotenze, lanciando un messaggio importante di uguaglianza.
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