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Sul palco, spoglio di qualsiasi tipo di scenografia, si stagliano due figure, quella di un musicista e quella di un attore. Da una parte il jazzista e compositore di origine argentinaJavier Girotto, dall’altra l’attore e regista teatrale Massimo Popolizio. Tra musica e recitazione, il duo riporta in vita, attraverso un “reading-concerto” atipico e coinvolgente curato da Teresa Pedroni, uno dei più importanti testi di Julio Cortàzar, “Il Persecutore”, edito nel 1959, che ha inaugurato un nuovo modo di vivere la realtà, incentrato sullo spirito dell’artista, in cui i personaggi mettono a nudo una psicologia individuale profonda, oltre che un elogio della musica jazz di cui l’autore argentino era grande appassionato.
E’ così che lo spettatore viene trasportato nelle atmosfere di una Parigi anni Cinquanta in cui si muovono i due personaggi: Johnny Carter, musicista jazz (identificato con la grandiosa figura di Charlie Parker, indimenticato sassofonista e compositore statunitense) e Bruno, giornalista e critico musicale che ne ha scritto una biografia di enorme successo. Attraverso sprazzi di conversazioni, a volte lucide, altre quasi deliranti, emergono alcuni aspetti della vita del grande musicista, ben oltre il suo talento. Johnny appare un uomo debole, che insegue le sue ombre, vittima dell’alcool e delle droghe, inquieto, perseguitato molto più dai suoi fantasmi che da Bruno, che certamente lo ammira ma che a volte sembra anche auspicarne la fine.
Un racconto intenso, cui l’interpretazione di Popolizio fa prendere vita, grazie alle sue straordinarie doti attoriali -con le quali è alternatamente Johnny o Bruno- e la musica di Girotto che arricchisce grazie al suo virtuosismo. Un sentito omaggio al mondo del jazz e alle sue ossessioni creative, “Il Persecutore” non è soltanto un racconto biografico, ma l’interrogazione in forma narrativa sul genio artistico e i suoi tormenti. Una serata di incontro tra letteratura e musica che ci si augura di rivedere presto in scena dopo la data unica del 19 settembre sul palco del Teatro Vascello di Roma.
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