Una premessa corre d’obbligo: non sono una lettrice di romanzi rosa, eppure in questo inizio di 2020 sono stata letteralmente folgorata dall’ultimo libro di Felicia Kingsley, “La verità è che non ti odio abbastanza”, edito da Newton Compton. La storia è un po’ prevedibile, ma la narrazione è vivace, divertente, fluida e accattivante e le pagine del romanzo volano via leggere una dopo l’altra, fino alla fine.
Lexi Sloan ha 27 anni ed è una reginetta dell’Upper East Side. Miliardaria con carte di credito senza plafond, trascorre le sue giornate nel cuore pulsante della ‘Grande Mela’ tra feste esclusive e shopping compulsivo. Due amiche per la pelle (che non si riveleranno poi tali, ma questa è un’altra storia!), Becca e Jem e un ragazzo, altrettanto ricco, che aspira alla carriera politica, Rick. Poi, come in un incubo, tutto si capovolge: la sua famiglia si ritrova coinvolta in una truffa miliardaria, le sue carte di credito sono bloccate e il suo appartamento viene chiuso coi sigilli e… niente più casa, autista, amiche e ragazzo…. E dopo che tutti le hanno voltato le spalle, Lexi si ritrova fuori dalla porta dell’agente Eric Chambers, il ruvido detective FBI che sta indagando sulla sua famiglia, il quale, dopo un po’ di resistenza, sarà l’unico a porgerle una mano, pur considerandola una ricca ereditiera viziata e superficiale. Ma è in questa nuova vita, tra la casa di Eric e lo sgabuzzino delle scope in cui alloggia, tra la metro, il supermercato in cui conosce la spumeggiante e sincera Brianna e il mercatino di abiti usati, Lexi vedrà finalmente le cose sotto un’altra prospettiva. Il lieto fine, dopo tante peripezie è assicurato. Ma, ben oltre la storia frivola di superficie, il romanzo della Kingsley ha probabilmente un messaggio importante di cui farsi latore attraverso gli occhi della determinata protagonista. Quando sei sulla cresta dell’onda sono tutti lì a venerarti, ma non appena il vento cambia sono veramente poche le persone disposte a rimanerti affianco. E il viaggio di Lexi, dall’attico di Manhattan all’appartamento di Brooklyn, dallo shopping prima di tutto ad un lavoro per mantenersi rappresenta un percorso di crescita e di autoaffermazione, quasi un tardivo passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Veramente ben riuscito, il romanzo vi catapulterà inoltre tra le strade e le vetrine di New York, tra i ristoranti di lusso e i venditori ambulanti di ‘hot-dog’, lasciandovi respirare l’atmosfera di quella città dal fascino intramontabile.
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